La falsa telefonata
per l’aumento canone del telefono fisso

La prima telefonata 

Mi occupo di consulenza per la telefonia business e, molto spesso, mi contattano persone che hanno ricevuto chiamate sospette, in cui un ipotetico ufficio commerciale del gestore di telefonia fissa, comunica che le condizioni del contratto in corso sarebbero cambiate e che ci sarebbe stato, addirittura, un aumento del canone mensile

Se ti è capitato, a questa notizia, avrai sicuramente fatto delle domande per capire i dettagli di questa variazione economica e chiesto approfondimenti sulla tua offerta ma, probabilmente, il sedicente commerciale sarà diventato sfuggente e si sarà limitato a ribadire l’aumento. Magari aggiungendo che avresti potuto cambiare operatore entro e non oltre i 30 giorni da quella comunicazione e, così, non saresti incorso in penali.

Dopo qualche ora, o addirittura dopo dieci minuti, probabilmente avrai ricevuto la telefonata da parte dell’ufficio commerciale di un diverso operatore, che ti propone un’offerta super vantaggiosa rispetto alla tua, e che avrebbero pensato a tutto loro a chiudere con il tuo vecchio operatore e che non saresti incorso in nessuna penale.

Se stai leggendo è perché ti è capitato, giusto?

La metodologia scorretta e le conseguenze

Questa storia che ti ho appena raccontato è realtà ed è una metodologia scorretta che adoperano alcuni call center per chiudere “pezzi” e portarsi a casa dei contratti.

Succede che il cliente si renda conto che si tratta di una truffa e chiude immediatamente la telefonata. Succede anche che al cliente venga il dubbio e chiami il servizio cliente del suo operatore per approfondire, e lo stesso riferisce che non c’è niente di vero. Ma può anche succedere che qualcuno ci creda e confermi l’attivazione del contratto. 

Ed è in questo ultimo caso che ci saranno problemi di carattere tecnico ed economico, per chi non è riuscito a capire che era una truffa. 

Mi permetto di consolare il mal capitato perché, queste truffe, sono convincenti e strutturate per far cadere nella loro rete le persone. Vediamo, quindi, come risolvere la situazione.

È importante conoscere la normativa 

Dopo aver accettato il contratto e ultimata l’attivazione ti sei ritrovato a ricevere la fattura del tuo vecchio operatore con l’addebito delle penali e il costo del modem in un’unica soluzione, ed è stato inutile chiamare l’operatore per reclamare, per loro hai sbagliato tu!

Prima di continuare e spiegarti come risolvere, condivido con te la normativa che regola “la modifica delle condizioni contrattuali dall’art. 70 comma 4 del Decreto legislativo 1° agosto 2003 n.259, della Delibera 519/15/CONS e delle Condizioni Generali di Contratto”:

  • La modifica, pur determinando un aumento del costo della tua offerta, deve avere un vantaggio per te (per esempio aumento dei GB);
  • Devono comunicartelo almeno 30 giorni prima che le modifiche diventino effettive;
  • La comunicazione deve arrivarti in forma scritta (sms, email o in fattura);
  • Puoi decidere di accettarle oppure puoi recedere dal contratto e passare ad altro operatore, senza pagare penali, ma ricordati di inviare una raccomandata A/R o una PEC per comunicare la tua volontà, perché se non invii la comunicazione scritta equivale all’accettazione della modifica.
  •  Il tuo recesso deve essere fatto entro i termini dei 30 gg, diversamente non hai più diritto all’annullamento delle penali.

Quindi, come risolvo? 

Devi sapere che è una situazione che puoi risolvere e non devi assolutamente pagare la fattura del vecchio operatore e, qualora quella del nuovo non dovesse riportare i costi che ti aveva proposto il sedicente operatore, perché più alti, devi assolutamente aprire un reclamo.

Nel dettaglio devi:

  • Inviare una PEC al vecchio operatore dove gli spieghi l’accaduto;
  • Inviare una PEC al nuovo operatore dove spieghi che i costi che ti sono stati addebitati non corrispondono a quelli che ti erano stati proposti telefonicamente. E spiega anche il modo in cui ti hanno truffato.

L’operatore prenderà in carico la PEC e aprirà una segnalazione, che dovrà gestire e successivamente darti riscontro entro 45 gg.

Può succedere che l’operatore non risponda? Potrebbe succedere, ma è a tuo favore, perché dopo aver inviato la PEC dovrai registrarti al ConciliaWeb, il sistema online predisposto dall’Autorità per le controversie tra utenti e operatori di telecomunicazioni. Grazie a questo rimane una traccia di tutto.

Puoi fare tutto questo in totale autonomia oppure puoi contattarmi e ti darò supporto per gestire la pratica, con il vecchio e nuovo operatore e ti aiuterò anche a calcolare l’indennizzo a cui hai diritto.

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